DIAL M 4 MURDER

martedì, dicembre 31, 2002



Furia non ha mai avuto più ragione di quando mi ha silenziosamente allungato due cd di Leonard Cohen. A colmare la mia ignoranza in materia... Lei, che di musica vive e respira, di certo non può concepire tanta indifferenza per le sette note. Il fatto è che non trovo mai colonne sonore davvero adeguate per accompagnare le mie avventure. Mentali e non.
Ora so che la calda voce di questo magnifico uomo potrebbe funzionare a lungo.
E grazie Furia!
In attesa c'è anche il cd confezionatomi su misura dal buon Biglia... A proposito, è un po' troppo tempo che non scambio quattro chiacchiere con l'inquieto blogger...

Oggi va decisamente meglio, anche se tutto mi sembra fuorché l'anticamera del Capodanno, fuorché uno degli apici della stasi natalizia. Ne parlavo con mia madre: quest'anno non ce ne potrebbe importare di meno, meno di tutti gli anni passati messi insieme.
C'è veramente ben altro su cui riflettere e con urgenza sempre maggiore, non credi mondo?
Lo show di due ore tenuto da Berlusconi, per esempio...
La disfatta costante e senza rimedio della FIAT...
Lo tsunami vulcanico che ha distrutto Stromboli...
L'alterigia pazzoide di Bush e dell'America omofobica...
Il Medio Oriente pronto a espoderci in faccia...

...Everybody knows, everybody knows, that's how it goes and everybody knows...

Lapogianni cosa farà mai per esorcizzare questo finto rito di passaggio? Gli inviti dell'ultimo minuto iniziano a fioccare, anche se le personcine cui tengo davvero sono lontane o imbrigliate in consuetudini di ferrea tradizione familiare. Rischio per esempio di ingollare alcool e parole accanto a un amore terminato da tempo. Ipotesi concretissima, altrettanto buffa. Vedremo.


lunedì, dicembre 30, 2002


Nervosismo, abulia, irritabilità: decisamente le vacanze troppo lunghe non fanno per me. Ho bisogno di far uso migliore del mio tempo. Il mondo ha preso d'assalto sè stesso mesi fa, pur di assicurarsi una parentesi come si deve. Miami è ipotesi abortita per chi, come la sottoscritta, favoleggia ancora una partenza dell'ultimo minuto...
E non fatevi trarre in inganno dai cosiddetti LASTMINUTE!!! trappole da turisti-fai-da-te.
Sarà per questo che mi nutro di due bisogni fondamentali:cinema e blog. Escamotage pronto uso per fuggire la propria realtà, o raccontandola o vivendone per osmosi passiva un'altra.

Falena in crisi, insomma. Il muro, per giunta, è deserto. Non c'è traccia di gechi, né di affabili esserini notturni con cui trastullarsi davanti alle poche luci...



Leggo adesso le nuove bloggate di Max. Accidenti! Credevo che il Ragoo fosse chiuso, altrimenti sabato avrei salutato eccome i compari Tellatale!!
Max, davvero ti chiudi al Bingo in solitudine?.. E Lor che farà? Io medito di braccare al volo un aereo per Miami... Chi vuol fuggire con me?



Nottata cinefila in data 27 dicembre. Eterogenea come poche nelle scelte raccolte da papà Blockbuster.
Zoolander, aperitivo leggerissimo per "resettare" la mente da qualsiasi pensiero intelligente.
Mulholland Drive, una splendida Los Angeles onirica secondo lo stile ( e le allucinazioni) di David Lynch.
C'è molto Twin Peaks nelle conturbanti sequenze di questa pellicola; infatti il finale lascia spiazzati, disperatamente scevri da qualunque chiusura logica tradizionale. Il senso esiste. Solo, va scandagliato con personali operazioni di decoupage: smontare il montaggio registico e rimontarlo in una sequela più consona al nostro sillogistico pensare.
Mica facile!

«I gufi non sono quello che sembrano...». La morale della poetica di Lynch resta secondo me racchiusa nella profetica litania della Signora del Ceppo.

Una diversa considerazione riguarda i miei colleghi in Tell-a-Tale. Posso essere sincera? Mi commuovete ragazzi! Sì, mi sorprende e commuove il vostro autentico e solido entusiasmo nel comporre questo buffo, originale accrocchio poetico...
=)
Il post di Nosys mi piace molto, un tocco bohemien che lascio sciogliere piano piano nel cervello per partorire un adeguato sequel.


Nel frattempo si avvicina Capodanno e come spesso accade è tutto un domandarsi i reciproci programmi per la fatidica serata. Non mi smentisco: non ho alcuna idea.
Ho visto tutti i migliori film attualmente in circolazione: ieri mi sono regalata il toccante Era mio padre di Sam Mendes. A teatro non c'è nulla che mi incuriosisca, anche perché non sopporto i musicals né l'idea di brindare con la compagnia! Brrr... mi vengono i brividi solo a pensarci... Non sono neanche il soggetto giusto per chiudermi in stanze affollate di sconosciuti ubriachi di forzata adrenalina...
Insomma, la verità è che avrei soltanto voglia di salpare lontano perché c'è un'aria tesa e lugubre dalle mie parti e non ho più intenzione di respirarla.
Neritudine ferocissima. Ahimè!


giovedì, dicembre 26, 2002



Santo Stefano. Insieme al lunedì di Pasquetta uno dei giorni più noiosi e vuoti dell'anno.
Studiato apposta per dormire, presumo, e ristabilire un qualche equilibrio dopo le abbuffate natalizie...

La notte di passaggio, tuttavia, è stata piuttosto allegra: il gentil geco è riapparso sul muro, dove la falena sbatacchiava le ali accanto alla luce. Hanno scritto desideri alle stelle e scosso un po' di mondo a suon di risate.


mercoledì, dicembre 25, 2002



BUON NATALE MONDO!


Ho trascorso una buffissima vigilia quest'anno e adesso, mentre siedo al calduccio nella casa avita e in cucina fervono i consueti preparativi luculliani, mi piace ripassare con la mente e la tastiera i diversi attimi del mio 24 dicembre.
La Falena ha avuto il privilegio di una magnifica compagnia mattutina: il "gentil geco" in carne e ossa. In forma strepitosa, vorrei aggiungere.
Nel grigiore piuttosto triste in cui si è destata la città, il piacere di cotanta amicizia ha colorato di luce l'intero giorno!
Chi ha detto che Falene e Gechi non possono essere amici?..
Ho coniato persino una nuova verità scientifica per spiegare l'iddilio cosmico che questo nuovo contatto procura al mio cuore e ai miei sensi: sindrome da empatia epidermica.
I sintomi? Incapacità di scollarsi dall'altrui derma. Senza tuttavia alcun pericolo di innamoramento, paturnie sentimentaloidi, ciccicì-dudù-zazazà vari ed eventuali! Tutt'altro, qui siamo su di un pianeta di magica, semplice, perfetta grandiosità a due. Vogliate scusarmi, così è (se vi pare)...
Pomeriggio di pasticci culinari con Indiana. Abbiamo sfornato un panpepato da urlo! Poi, con l'aggiunta dell'ormai celeberrimo Califfo, eccoci a gozzovigliare con litri di Christmas Tea bollente e morbido Panettone da pasticceria; poco entusiasti all'idea di uscire per raggiungere il cinema, abbiamo fatto nostro uno slogan comune a tanti e we made it a Blockbuster Night!
Si è scelto il francese Tanguy, che all'epoca avevamo fatto passare sotto silenzio su grande schermo. Divertentissimo! Autentico sarcasmo nevrotico d'oltralpe. Lo consiglio.
Parentesi obbligata, visto che siamo in tema: correte a vedere Far From Heaven (Lontano dal Paradiso). Film magnificamente scritto e diretto. Non solo, la presenza di Julianne Moore basta a meritare un'attenta visione. Splendida donna, mirabile interprete.
E poi?.. E poi ho raggiunto la mia tana... E ho visto scoccare la fatidica mezzanotte in quieta solitudine.
Le campane suonavano a festa, richiamando i fedeli di una sola notte alla Santa Messa di Natale; nel mio palazzetto di ringhiera vigeva un pacifico silenzio, i pochi italiani sull'inginocchiatoio a sniffare omelia&incenso, messicani e indiani a sbocconcellare sornioni e brilli croccante pollo al curry o chili piccante.
=)


TANTI AUGURI CALDI E SINCERI A:
Indiana, la persona più importante dell'universo
Bongi e Bongiola, i saldi pilastri cui potersi sempre appoggiare per riprendere fiato
Mister Meteo, la sorpresa più dolce che il destino mi abbia assegnato
Califfo, l'exemplum vitae impastato di rigore e goliardia
Tata, Wally, Nipotastra, Cigliozza e BabboWolf, fratelli e sorelle, braccia e gambe, funzioni vitali e donatori universali
Paolone, memoria emotiva permanente
Lord Ragoo&Nosys, una new entry e una conferma cui tengo molto più di quanto loro forse non pensino
Il Rosso, che cerca il piacere via sms e sul palco fa scintille
Marziolina, che con la sua bat-mobile me ne farà vedere delle belle anche nel nuovo anno a venire
Alex&Gestrico74, per motivi diversi diversi motivi di interesse e, perché no, affetto da parte mia
Ryz, volatile e naif come un folletto sperso nel bosco
Furia, curiosa e ombrosa, sottile d'ingegno e vorace d'affetto
Monique&Max il Divo, fashion victims esilaranti e camerateschi
WonderMary&Markus, i 2/3 della gang del mistero...
E a quanti potrei aver dimenticato... UN ABBRACCIO!


venerdì, dicembre 20, 2002



Sto leggendo un libro esilarante e trascinante: Viaggi in Europa dell'americano Bill Bryson.
Lo consiglio ai viaggiatori e a quanti sanno ancora sognare ed emozionarsi davanti a un mappamondo o a un orario dei treni...


Ho visto un film bellissimo. A dire la verità sono ormai due settimane che vorrei bloggarne diffusamente, ma chissà perchè l'urgenza evapora davanti alla pagina bianca e mi sembra sempre di non avere nè tempi nè modi giusti per affrontare la questione come vorrei.
L'Uomo Senza Passato di Aki Kaurismaki.
Il regista finlandese mi aveva conquistata durante i miei anni bolognesi con Nuvole in Viaggio, tanto da rendermi fedele cacciatrice non soltanto dei suoi titoli, ma anche di quelli altrettanto riusciti e stralunati del fratello Mika. Per mia fortuna, la città emiliana e in particolare il cinema Lumiere approntarono presto una magnifica retrospettiva a loro dedicata. Evento che gustai con estremo piacere...

Fate un regalo a voi stessi per Natale: andate e vedere questo film!
Scommetto che poi vorrete rifarvi del tempo perduto e procedere a ritroso alla scoperta del genio nordico firmato Kaurismaki family...



Ultimo giorno di lavoro prima del lungo break natalizio. C'è ancora qualche urgenza da sistemare, ma prevedo un'uscita anticipata. Alle 13 brindisi aziendale e auguri al capo che ieri compiva gli anni, poi anarchia collettiva! Credo.
Osservo una foto dei Red Hot Chili Peppers, di cui ho ascoltato Californication mentre trotterellavo verso la scrivania. Sorridenti, felici, abbronzati... decisamente soddisfatti di ciò che sono. Dio, dev'essere entusiasmante essere rockstar! E vivere in California da nababbi.
Gli Stati Uniti possono forse risultare anche gradevoli se si hanno abbastanza verdoni in tasca...


Due vasche in Vitto giornaliere non me le toglie nessuno, week end possibilmente esclusi. Muovendomi a piedi o in bicicletta non posso che scegliere percorsi il più possibile esenti da killer-cars. Corso Vittorio Emanuele, pur non essendomi mai piaciuta, risulta tuttavia un buon punto d'osservazione sui trash-trend giovanili più in voga. Per esempio, noto che le fanciulle in età da liceo tendono pericolosamente a ingrassare e che i maschietti se non son pingui hanno certe faccette spente, uniformate... Un gregge impermeabile agli stimoli.
Discorsi generazionali, d'accordo, ma io non ero così! =/


Agli amici bloggers: Last Chance Texaco, hai un sito splendido, ma perché non c'è neanche un link??!?!?!?!?!
Biglia e Nosys, aggiungete un "M" al mio indirizzo?.. Dial M For Murder... =) Grazie!


giovedì, dicembre 19, 2002



Cenetta di compleanno ieri sera nella mia tana. Avevo bisogno di ritrovarmi sotto il tavolo dal ridere!!
L'ingrediente fondamentale, oltre all'ovvia presenza di personcine speciali, si è rivelato in tutto il suo pantagruelico splendore nel momento cruciale: la torta!
Cucinata dall'amabile sorellona, la Califfa (così battezzata in onore del festeggiato) non ha avuto modo di vedere l'alba di un nuovo giorno. E' stata divorata!!!
Onore alla cuoca per aver inventato un impasto decisivo a base di spezie, cioccolato amarissimo e ricotta. Senza burro, nè olio, nè zucchero! Un miracolo.


mercoledì, dicembre 18, 2002



Cielo grigio e pessime notizie giunte di buon mattino in agenzia.
Avrei voglia di sfogarmi e di urlare molte cose su questa mia paginetta, ma non sarebbe diplomatico. Per certe cose, è ancora utile un diariuzzo cartaceo da chiudere con un sicuro lucchetto.


lunedì, dicembre 16, 2002



Eccomi qui. E' lunedì e sono rientrata ai doveri diurni dopo qualche giorno di black out.
Mi sento un po' stanca, probabilmente proprio perché c'è poco da fare ormai: sono gli ultimi giorni prima delle luuuunghe vacanze natalizie (17 giorni!). Ne approfitterò per riprendermi e sondare al meglio cosa diavolo mi stia succedendo...
Intanto il pensiero si sofferma su un paio di riflessioni:
1) Che noia quando sul messenger non scorgo nessuno dei miei amici
2) Anche gli affetti più fondamentali subiscono l'erosione del tempo. Presto non resta che cenere.
Buffo, perché in questo caso mi riferisco soprattutto ai legami sentimentali. L'amicizia, per me primaria su qualunque altra necessità, sembra infatti godere di solida longevità quando poggia su buone basi. Ed è fonte di continue sorprese.


domenica, dicembre 15, 2002



Sono anemica.

Sigh!


venerdì, dicembre 13, 2002


Check up completo. Un venerdì interamente dedicato alla mia persona fisica e agli acciacchi che mi hanno costretta off-line per buona parte della settimana.
Il punto è questo: non riesco a inspirare. O meglio, mi costa estrema fatica e un senso costante di forzatura e leggero soffocamento. Inquietante. Soprattutto quando gli attacchi mi sorprendono mentre tento di prendere sonno, quindi in situazioni di totale, serena immobilità.


Ore 7: prelievo del sangue.
Esco di casa con un chewing gum in bocca per lenire la fame, ma anche per ammortizzare il sottile nervosismo che da sempre mi accompagna in caso di punture e/o affini. È proprio l'incavo del braccio a farmi impressione se punto da un ago... Non so, l'idea è che si tratti di un punto talmente sensibile, dove la pelle si assottiglia fino a mostrare le vene, l'interno!..
Ventitré persone davanti a me. Nonostante il freddo pungente, la nebbia fittissima e l'approssimarsi del Natale, c'è sempre chi deve darsi un controllatina più o meno urgente.
Noto con un certo disincanto che la gente riesce a perdersi sempre più in un bicchiere d'acqua. Si guarda in giro con occhi smarriti, non sa dove andare, se e a chi chiedere aiuto. Anche in un ambulatorio rigido e organizzato come quello da me visitato stamane. Infatti, una solerte donnina attende i pazienti all'ingresso e li scorta alla macchietta strappa-numero immediatamente a fianco, quindi spiega loro che devono prendere posto e attendere che giunga il turno. Come? Osservando il tabellone di 10 metri per 3 che campeggia rosso e fluorescente sopra il loro naso...
Se ti muovi disinvolta senza manifestare panico la donnina si risente.
La nota positiva è che in 20 minuti sono fuori con il mio bel buchino nel braccio. Tre fialette ricolme del mio prezioso 0- vagano verso il laboratorio analisi, mentre la proprietaria di quei milioni di piccoli globuli si riprende con cappuccino e brioche al miele.

Ore 16: radiografia al torace.
Altro ambulatorio, altra prassi identica nei mezzi ma non nei toni.
Anche qui: la mamma davanti a me all'accettazione sta per avere un infarto quando la informano che ha sbagliato indirizzo, doveva recarsi in via Ariosto e non in Spagnoletto. «E adesso come faccio e adesso dove vado ma non me l'hanno detto...». «Signora sta scritto, basta leggere. E poi l'appuntamento è alle 16, fa ancora in tempo». Ho lasciato la receptionist che ancora le dava spiegazioni di strade e autobus... Secondo me nessuno è mai arrivato a destinazione.
Tempistica ottimale anche in questo caso: un quarto d'ora dopo sono già fuori. Il radiologo mi domandato il perché delle lastre, pareva scettico. Però si è stupito della mia condizione professionale di fumatrice passiva. Non è fuorilegge una situazione siffatta?
No, mister, non ancora...


martedì, dicembre 10, 2002



Oggi non sono in forma: la gola brucia, gli occhi lacrimano impietosamente a contatto con la luce, le ossa paiono fatte di gelatina.
In realtà, non sono questi innocui sintomi influenzali a preoccuparmi, quanto il troppo fumo passivo che i miei polmoni sono costretti a filtrare ogni giorno. Tutto il giorno.
Ecco perché ho deciso di verificare lo stato dei miei bronchi. Sento di dovermi cautelare. E poi, non ho alcuna intenzione di vanificare il mio pranayama quotidiano!
Consiglio per Biglia, che da tempo accusa una fastidiosa gastrite: Aloe. Un cucchiaio sciolto in un bicchiere d'acqua più volte al dì. Ricetta tutta naturale per lenire un bel po' di disturbi.
A proposito, grazie per i complimenti! =)


lunedì, dicembre 09, 2002



Week end da vera falena.
Falena un po' buffa: si è lasciata deliziosamente sgranocchiare da un gentil geco.


venerdì, dicembre 06, 2002



Last Chance Texaco fa il suo ingresso nel blog-mondo in una meravigliosa, invidiabilissima veste grafica. Onore a blog-Conrad per la parte artistica e alla Furia per i complementi redazionali.


giovedì, dicembre 05, 2002



Tempo di festeggiamenti, anche se prematuri. Oggi l'amica Sandra ha narrato al mondo le pantagrueliche esperienze vissute ieri all'Ape Piera, dove un baldo gruppo di pazzi le aveva regalato una cena di compleanno. Facile indovinare chi abbia proposto il ristorante, no?
Adesso siamo a caccia di un locale simpatico ma abbordabile per augurarci Buon Natale in compagnia. Mi segnalano un sito-vademecum per i ghiottoni del mondo. Che acquolina, ragazzi!!!!


mercoledì, dicembre 04, 2002


AAAARRRGGGHHHHH!
ASIA ARGENTO E' INCINTA DI J.T. LEROY!!!!!!!<p> "Asia Argento aspetta un altro figlio e il padre è J.T. Leroy, giovanissimo scrittore americano gay e autore di due libri di successo che raccontano terribili storie di disagio urbano (...) 'Sì, lui mi ha dato il seme, ma non voglio parlarne a questo punto, porta sfortuna' è il commento dell'attrice che ha confermato la sua gravidanza al New York Post. Leroy ha commentato:' Quando sono con lei è come se fossi io la ragazza e Asia il ragazzo, e le nostre parti sono mescolate e confuse: speriamo in un bebè sano e a due teste'."


Rispondo alla blog-domanda di un compagno di blog-merende: sì, credo fermamente che si possa (e si debba) leggere non solo tra le righe, ma anche e soprattutto tra le parole. E' lì che si annida il significato vero di quanto scritto. Sempre che si sappia ben veicolare il proprio pensiero attraverso la carta, la penna, la tastiera, o qualunque altro tecno-artificio di scrittura esistente al mondo.
Oggi splende il sole. Mi sono svegliata all'alba, naturaliter, e di buon ora mi sono messa in marcia verso le incombenze diurne da falena mancata (ma non assonnata, per un volta!).
Dopo la solita boccata di ossigeno meneghino assaporata tra parco e castello, mi sono procacciata laRepubblica con Quer Pasticciaccio Brutto De Via Merulana allegato. Sono mesi che aspetto l'operuzza del buon Gadda! Mi incuriosisce da tempo immemore.

La lettura dei quotidiani oggi si rende più necessaria che mai: le esternazioni di Berlusconi sul caso FIAT dovrebbero suonar da monito a quanti ancora credono nel suo potere statal-taumaturgico. Senza ritegno alcuno, il Cavaliere non nasconde il proprio egocentrismo arcore-centrico. L'annoso senso di inferiorità patito nei confronti dell'aristoclub Agnelli oggi ottiene vendetta sicura... Siamo nelle mani di un pazzo!!! Circondato da simili fotocopiati a sua immagine e somiglianza.


martedì, dicembre 03, 2002


Incredibile, ci sono riuscita! E' tutto il giorno che tento di entrare nel mio spazio virtuale, invano.

La giornata volge al termine, professionalmente parlando. Già, perchè in realtà poi correrò a yoga per i soliti, fantastici 120 minuti di esercizi e respirazioni varie. Nell'attesa scrivo a Jeremy Rifkin e a Noam Chomsky, che mi sono messa in testa di invitare all'esclusivo party aziendale di un clientello... L'autore di Economia all'Idrogeno risponderà di sicuro, perché mi ero già messa in contatto con lui per faccenduole tutte private. Del celebre docente dell'M.I.T., invece, non so che dire.
Al mondo una ricettina che mi è stata appena inoltrata:

Pollo allo yogurt
Ingredienti per 6 persone
un pollo di circa 1,2 kg tagliato in 8 pezzi
1 cipolla

1 peperone verde
200/250 ml di brodo di pollo
1 cucch.ino di cumino in polvere
scorza grattugiata e succo di 1 limone
4 cucch. olio extravergine d'oliva
300 gr. yogurt bianco
2 cucch. mandorle macinate
sale e pepe

Preparazione


Fate rosolare il pollo a pezzi nell'olio, insaporite con sale e pepe; quando è dorato, scolatelo e tenetelo in caldo.
Cuocete a fuoco basso la cipolla e il peperone tagliati a fette; aggiungete il brodo, la scorza grattugiata del limone, il succo filtrato. Unite il pollo, portate a ebollizione e fate cuocere per circa 30 min. Intanto, impastate le mandorle macinate con un po' d'acqua, in modo da ottenere un impasto liscio.
Togliete dal fuoco i pezzi di pollo, e teneteli in caldo su un piatto da portata; unite al fondo di cottura l'impasto di mandorle, e mescolate mentre cuoce.
Quando è perfettamente amalgamato, togliete la pentola dal fuoco, lasciate raffreddare e incorporate lo yogurt. Versate il sugo sui pezzi di pollo e servite tiepido.


lunedì, dicembre 02, 2002



Interessante... Adesso possiamo contattare Babbo Natale anche via email!
=)


Scende una pioggia sottile mista a nevischio. E' il 2 dicembre, il freddo finalmente si fa sentire. Mi piace quest'aria frizzante, soprattutto la mattina presto, quando passeggio nel silenzio ovattato del parco alla volta dell'ufficio. C'è un colore strano, plumbeo, ma senza tristezza alcuna. Di solito è difficile scorgere anima viva, perché anche i cani si mantengono confinati nelle aiuole attrezzate. Un bisognuccio veloce prima di scappare nel tepore domestico!
Sì, è un po' come se vagassi nella mia proprietà... Lady Marta on mondays...

Il Natale si fa ogni giorno una realtà più concreta. Tappa obbligata dell'anno umanoide, con colonna sonora ad effetto. La Rinascente vomita cori di voci bianche in stereofonia fin dalle prime ore del mattino. Milano da bere tra angioletti griffati.
Da Yerevan - Armenia altri codici, altri linguaggi, altri colori, altre emergenze. Con un'innata gentilezza e un'ospitalità che vincono qualunque miseria. Invidio la sorella che viaggia in lungo e in largo laggiù, in un clima internazionale e stimolante.

Nel mio piccolo mi rendo tristemente conto di quanto ci si stia imbarbarendo. Accade, a cicli continui. Dalle stelle di epoche ricche, fulgide, eleganti e spumeggianti, alle stalle di un'approssimazione selvaggia e sempre più degradata. E così via...
In particolare, si parlava sabato sera di "gente e discorsi da metropolitana". Ne ho avuta rapida conferma in un breve tratto di corsa sotterranea (non amo molto questo mezzo...). C'è da prendere appunti per un Bestiario contemporaneo!
Mi ha colpito una coppia: lei in microgonna inguinale, ma scialba di presenza e di modi; lui spalmato sul sedile con lo sguardo più o meno perso nel vuoto. Parlavano di shopping, di stivali che la fanciulla doveva/voleva assolutamente comprarsi. Serissimi, accaniti quasi. Il colpo di scena è sopraggiunto quando la ragazza, con voce "patatosa" da Asia Argento raffreddata, ha affermato seria seria che quest'anno sarebbe andata a tutti i costi a vedere uno spogliarello. Perché, eccheccavolo, con lui o senza di lui non avrebbe perso un'altra occasione!
Storie di oggi.


domenica, dicembre 01, 2002



Notte insonne, costellata di sogni affollati e angoscianti. Gente amica improvvisamente trasformatasi in massa incupita e assassina a caccia della sottoscritta. Forse ho bevuto troppo ieri sera...
Sveglia presto, quindi, con una faccia che allo specchio mi ha subito rimandato a tutti gli errori del giorno prima: l'alcol mi fa male, e non solo quello. Sconto al volo le mie colpe con occhiaie, pesantezza e sintomi vari ed eventuali.
Sono una pessima yogi in questo periodo. Uff... Difficile calcare la via della salvezza senza tentennamenti. Vorrei poter essere più stoica, mi deludo...
Ho fatto lo yogurt per la settimana; attività veloce e redditizia, mi infonde buonumore.
Peccato che poi sia sopraggiunta un'ondata di neritudine che a malapena riesco ad arginare. Ho già litigato con mia madre - alla fine è un bene che non ci si veda mai - e sento la lancinante mancanza di mia sorella. E poi... e poi tante altre cose che pare non possano andare come dico io. Forse non vi credo abbastanza, o forse il destino ha altri disegni che al momento non riesco a scorgere.


Voglia di evaporare per un po' e lasciar perdere le mie tracce.
Who the hell is going to care?


Intanto la prima pagina dei quotidiani odierni è un corollario di orrori e sconvolgimenti. Campeggia la foto di Scattone e Ferraro, condannati per la terza volta consecutiva nel caso Marta Russo; Eugenio Scalfari regala un corsivo sulla crisi RAI - anticamera di una disfatta a Palazzo; i boss approfittano intanto della legge Cirami, mentre l'onda nera tinge altre coste galiziane donando loro un tocco indelebile di fine petrolio.
Domani nubi e pioggia su gran parte dell'Italietta nostra.
Corro a stendere il mio bucato.


venerdì, novembre 29, 2002


Max ammette di farsi vincere dalla pigrizia.
Biglia dice di essere troppo impegnato.
Lapogianni naviga in solitudine nel maelstrom offerto dal mondo blog...
Last Chance forse avvisterà terra, io intanto mi affido alla mia mappa astrale.



L'altra sera mi sono imbattuta in un film poco apprezzato dalla critica ai tempi in cui uscì nelle sale cinematografiche: Jane Eyre. Se non erro la regia è firmata da Zeffirelli, un maestro ormai nei polpettoni-flop d'autore. Si veda l'ultima sua fatica su Maria Callas.
In realtà, il faccino smunto ma affascinante di Charlotte Gainsbourough (attrice indimenticabile ne Il Giardino di Cemento) secondo me già rendeva merito alla visione. Ecco un'attrice brava, magnetica, tutta mestiere e passione senza fronzoli e birignao. Accanto a lei, la pur splendida Elle McPherson impallidisce: una donna bellissima ma senza allure.
Bhé, il nocciolo autentico di questo panegirico cinefilo è che la storia strappacore di Jane Eyre mi ha fatta sognare e palpitare come una donzelletta d'altri tempi!
Non mi è dispiaciuto sentirmi tanto partecipe mentre William Hurt urlava alla misera istitutrice tutto il suo amore... Mi diverte scoprirmi anche un po' romantica.
Che poi, chi non lo è?
È una sensazione che rientra in quel bisogno di sogno e magia che coltiviamo e manteniamo inespresso. Anche perché si è sempre più immediati, più veloci. Il tempo non si coltiva, si teme di perderlo! E allora sai dove finisce il piacere di un gioco più complesso... Che poi ci vuole testa per saperlo condurre! Innegabile.
Io in questi giorni mi vedrei così: un po' Colazione da Tiffany, un po' Indiana Jones, un po' Bond Girl. In soldoni?
Stretta in un tubino nero d'annata, siedo al lucido bancone nello splendido bar dell'Enterprise hotel, in attesa di consegnare la formula segreta...


lunedì, novembre 25, 2002



Tra breve uscirò incontro a questo vento di burrasca che fa solo rimpiangere il mare. Non ne possiamo neanche sentire il vago profumo salmastro...
A questo punto, credo sia giunto il tempo di distribuire nel mondo una generosa dose di Kriptonit. La mia arma segreta contro la tristezza!
La ricetta, da me studiata per anni in laboratorio, è un segreto che non oso confidare al fantomatico Pulcinella. Chi ha avuto la fortuna di masticare anche solo un boccone del magico impasto non è più riuscito ad accontentarsi... Ma è per pochi, pochissimi.


Goditi potere e bellezza della tua gioventù.
Non ci pensare.
Il potere di bellezza e gioventù lo
capirai solo una volta appassite.
Ma credimi, tra
vent'anni guarderai quelle tue vecchie foto. E in un
modo che non puoi immaginare adesso.
Quante
possibilità avevi di fronte e che aspetto magnifico
avevi! Non eri per niente grasso come ti sembra-
va.
Non preoccuparti del futuro. Oppure preoc-
cupati , ma sapendo che questo ti aiuta quanto ma-
sticare un chewing-gum per risolvere un'equazione
algebrica.
I veri problemi della vita saranno sicu-
ramente cose che non ti erano mai passate per la
mente.
Di quelle che ti pigliano di sorpresa alle
quattro di un pigro martedì pomeriggio.
Fa' una
cosa, ogni giorno che sei spaventato.
Canta.
Non
esser crudele col cuore degli altri. Non tollerare la
gente che è crudele col tuo.
Lavati i denti.
Non
perder tempo con l'invidia. A volte sei in testa. A
volte resti indietro. La corsa è lunga e alla fine è
solo con te stesso.
Ricorda i complimenti che ri-
cevi, scordati gli insulti. Se ci riesci veramente
dimmi come si fa.
Conserva tutte le vecchie lettere
d'amore, butta i vecchi estratti conto.
Rilassati.

Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare
della tua vita. Le persone più interessanti che co-
nosco, a ventidue anni non sapevano che fare della
loro vita. I quarantenni più interessanti che cono-
sco ancora non lo sanno.
Prendi molto calcio.
Sii
gentile con le tue ginocchia, quando saranno partite
ti mancheranno.
Forse ti sposerai o forse no.
Forse avrai figli o forse no. Forse divorzierai a
quarant'anni. Forse ballerai con lei al settantacin-
quesimo anniversario di matrimonio.
Comunque
vada, non congratularti troppo con te stesso, ma
non rimproverarti neanche.
Le tue scelte sono
scommesse. Come quelle di chiunque altro.
Go-
diti il tuo corpo. Usalo in tutti i modi che puoi.
Senza paura e senza temere quel che pensa la
gente. E' il più grande strumento che potrai mai
avere.
Balla. Anche se il solo posto che hai per
farlo è il tuo soggiorno.
Leggi le istruzioni, anche
se poi non le seguirai.
Non leggere le riviste di
bellezza. Ti faranno solo sentire orrendo.
Cerca
di conoscere i tuoi genitori. Non puoi sapere
quando se ne andranno per sempre.
Tratta bene i
tuoi fratelli. Sono il migliore legame con il passato
e quelli che più probabilmente avranno cura di te
in futuro.
Renditi conto che gli amici vanno e
vengono. Ma alcuni, i più preziosi, rimarranno.
Datti da
fare per colmare le distanze geografiche e di stili di vita,
perche più diventi vecchio, più hai bisogno delle persone
che conoscevi da giovane.
Vivi a New York per un po',
ma lasciala prima che ti indurisca.
Vivi anche in California
per un po', ma lasciala prima che ti rammollisca.
Non fare
pasticci coi capelli, se no quando avrai quarant'anni
sembreranno di un ottantacinquenne.
Sii cauto
nell'accettare consigli, ma sii paziente con chi li dispensa.
I consigli sono una forma di nostalgia. Dispensarli è un
modo di ripescare il passato dal dimenticatoio, ripulirlo,
passare la vernice sulle parti più brutte e riciclarlo per più
di quel che valga.
Ma accetta il consiglio... per questa
volta.



Non ce n'è, oggi proprio non ne vuol sapere di girare. Questo grigio lunedì procede molle e mellifluo, trascinando con sé un'appiccicosa tristezza, uno spleen di fondo che anche raschiando non riesco a eliminare.
Sono reduce da un fine settimana stupido, che non mi ha restituito né gratificata di alcuna energia. La sorella a letto con febbri altissime e la gemella che tra corse sotto la pioggia ed empatia genetica alla fine ha trascorso il tempo a dormire con fastidiosi mal di testa e la classica... "gnangnera". Già, la stessa che mi ha fatto correre da mamma e papà per dosi massicce di affetto gratuito e immediato. Io, che con i genitori ho un rapporto strambo e discontinuo...

La chiave di tutto risiede qui: amore e colore. Urgente bisogno di un'overdose di entrambi!



Il tempo... Farne a meno per averne di più!


venerdì, novembre 22, 2002


Ho appena scoperto l'esistenza di un corso universitario denominato Cyberpsicologia online e condotto alla Sapienza di Roma dall'esimio professor Tonino Cantelmi. Suo il seguente contributo alla scienza e conoscenza moderna:
"Internet è del tutto alternativo alle noiose e stantie convenzioni della vita reale. L'anarchia, l'anonimato, l'imprevedibilità e il travestimento sono gli ingredienti più interessanti del web. Sì, perché chi vuole fare relazione in rete cerca innanzitutto emozioni. E' l'emozione il dato più interessante. Questo è il motivo per cui un quarantenne stanco si trasforma in rete in una donna mangiauomini e magari finisce per dialogare in una chat lesbo. Il web consente di esprimere le molteplicità dell'anima. Inoltre, la rapidità e l'accelerazione sono proprio gli elementi più intriganti. In una notte, se trovi la chat giusta, puoi dire di te quello che non hai mai detto in tutta la tua vita e raggiungere intimità inaspettate, da bruciare rapidamente per ricostruire nuove storie e magari chattare contemporaneamente con almeno cinque persone: uomini, donne, che importanza ha? In tutto questo, quello che conta è emozionarsi"

Ora, mio caro prof Cantelmi, io credo che tu soffra di qualche cyberpatologia online. Forse sei proprio tu il quarantenne stanco che rincasa la sera tutto solo, accende il computer e lascia entrare il mondo attraverso una videata anonima, per esprimere in libertà morbosi alter ego da essere frustrato.
Non siamo fatti di chip, ma di carne. E il nostro stare al mondo ha ancora e sempre lo stesso senso che avevano i nostri nonni, i nostri trisavoli, i nostri padri preistorici: amore, amore e conoscenza.
Lo ricordi Cantelmi quando al liceo la professoressa ti faceva imparare a memoria quel versetto dantesco?
"Fatti non foste per viver come bruti ma per seguir virtute e conoscenza"
L'hai mai capito? Oppure le bastonate che la vita ti ha inferto ti hanno fatto preferire la comodità offerta da Internet? Lo scambio inutile e inesistente.
Quanta freddezza in tutto questo, quante occasioni non più solo perdute, ma mai neanche partorite, cercate!
Davvero pensi che il segreto di un vivere pieno e felice sia il potersi costruire tante false identità con il semplice battere di due tasti? Davvero credi che un "delete" sia la formula magica per cancellare un sogno e aprirne un'altro? No, non è così. Anche dietro un monitor, anche nel buio della propria tana, anche tu, infoiato tra donne e uomini (bambini? perché no, lo dici tu che non ha importanza...), anche tu che che concedi ad altri fantasmi l'ombra pallida di quello che comunque non sei, anche tu, mio caro professore, cerchi una sola cosa: l'amore.


VOGLIO VIVERE COSIIIIIII' - COL SOLE IN FRONTEEEEEE
Altre cronacuzze metropolitane da impiegatume pendolare... Questa volta la scenografia è gentilmente offerta dall'autobus numero 57 dell'azienda trasporti cittadina. Pioggia sottile, prime avvisaglie dell'ennesimo scroscio nerastro. Mezzo semipieno-semivuoto, a seconda dell'umore del momento. Come sempre non mi attacco da nessuna parte - sia per velleità igieniste, sia per esercitare l'equilibrio e svegliare i muscoletti intorpiditi. Lo yoga si porta avanti anche così...
Comunque, accanto a me due fanciulle che destano subito la mia attenzione. Mi piace osservare la gente.
"Cioè, oggi viene l'amministratore delegato per passare in rassegna il personale. Poi offre un'aperitivo"
"Allora fai tardi oggi"
"Figurati! Io alla una me ne vado..." (sì, certo bella mia... l'importante è crederci...)
Le due ladies part-time sono andate avanti a vociare, con i loro visini splendidamente lisciati da litri di fondotinta e cipria compatta L'Oreal Paris. L'amica di Miss Amministratore-delegato-in-arrivo parlava in modo particolarmente buffo.
"Ieri ho preso il treno prima, ho preso". "E' venuto a prendermi mio fratello con il camion, è venuto". "Non riuscivo neanche a salire, non riuscivo"."Troppo comodo stare seduti così in alto. Lo voglio anch'io, lo voglio!". "Ti saluto allora, io scendo alla prossima, scendo".
????????????
Altra considerazione. Purtroppo per loro, i pendolari sono costretti a pensare alla propria vita in termini di orari ferroviari; mi ha colpito infatti sentire una delle due ragazze affermare: "Venerdì scorso non ci siamo viste perché ho fatto tardi. Mhm... eh sì, ora che ci penso sono arrivata alle 13.44..."
"E allora sì, hai perso il 13.41 dov'ero su io"
Incredibile, l'ho trovato incredibile...

giovedì, novembre 21, 2002




Scrivere è sempre nascondere qualcosa in modo che venga poi scoperta. Italo Calvino

lunedì, novembre 18, 2002


YOGA YOGA YOGA

La mia scuola di yoga


Piove. E il Governo è ladro come sempre. Forse di più.

Non mi piace affrontare una città tanto grigia, mi mancano le energie. Chiamatemi briofita, ma senza luce né sole non produco clorifilla. Alla lunga, non produco vita.


domenica, novembre 17, 2002


Riporto si seguito la gustosa lettera rivolta a Umberto Galimberti sulle pagine di D - laRepubblica delle donne (n°326, pag. 254).
Il dibattito è aperto!

MALEDUCAZIONE TV
«Ho rivisto da poco un film. In silenzio io e pochi altri. Il resto della sala invece no. Come ormai capita quasi tutte le volte che vado al cinema, un borbottio diffuso, a intervalli più o meno frquenti, accompagna il film dall'inizio alla fine. (...) A volte al cinema ti ritrovi a fianco qualche pazzo che scoppia a ridere in momenti che non fanno ridere nessuno, o qualcuno che pavoneggia commenti ad alta voce. (...) Poi via, sarabanda finale: titoli, luci e tutti che infilano la mano in tasca o nelle borsette e ancora prima di alzarsi dalle poltrone hanno già acceso il loro telefono, per vedere se qualcuno li ha chiamati, per poter richiamare e parlare ancora...
Ora la domanda è: pretendere silenzio al cinema ha senso, se sei circondato da persone che non si accorgono di nulla? E se sei l'unico infastidito, sei tu che hai torto visto che è la maggioranza che detta legge? (...)».

venerdì, novembre 15, 2002


Leggo or ora che Emanuele Filiberto sarà testimonial di Saclà. Il principe delle cipolline?...

Mah!
=/

giovedì, novembre 14, 2002


Buongiorno mondo.
Iniziamo subito con qualcosa di gustoso, giusto per gradire e solleticare il palato in vista della luuunga giornata. Pioggia e grigiore compresi nel kit odierno. Almeno in città... in questa sordida, incredibile città.

Tortino soffice di zucca con crema di lenticchie rosse

Lasagnetta con patate, rucola e crescenza

Fagottino di salmone in pasta fillo croccante con purè di broccoletti, olive taggiasche e pomodoro fresco

Tortino caldo di cioccolato fondente e salsa all'arancia

E' il menù che mi attende per il secondo roundtable. Dopodiché spero di poter considerare conclusa l'attuale settimana.

Riflessione mattutina: la signora Cecioni (anzi Scescioni... alla romana) è ancora tra noi, clonata in copie multiple e dotata di tecnologico braccio-telefono. Anche sul tram traboccante e umidiccio, mentre la condensa di decine di aliti al cappuccino rende opachi i vetri e indistinguibili le sagome esterne, loro - novelle centraliniste da salotto - riescono a chiacchierare con mammà, con l'amica loro, con li ragazzini. Cellulare alla mano, lingua a briglia sciolta: "Non so come farò oggi... Sì... Perché non sono per niente in forma... c'è un sacco di gente, è tutto pieno...". E bla bla bla, mentre c'è chi non sa come mantenere l'equilibrio, chi già detesta il mondo, chi osserva sconsolato mentre l'ombrello del vicino sgocciola sulle scarpe nuove. Sigh!
Buona giornata!


mercoledì, novembre 13, 2002


Ecco cosa è stato offerto oggi dallo chef de L'Ape Piera ai numerosi commensali giunti per l'occasione:

Trancio di rombo con crema di carciofi e pomodoro fresco

Risotto vialone nano " selezione Latini " con trevisana e gamberi

Filetto di manzo piemontese con verza stufata e fonduta

Tortino di panettone con frutta fresca e salsa vaniglia

Ogni commento sarebbe inutile... Le parole non bastano!


E' andata benissimo!
L'eventone mi ha lasciata libera soltanto adesso, ma ne è valsa la pena perché ospiti e clienti erano più che soddisfatti.
Li ho portati in un ristorante splendido, attualmente uno dei 5 migliori della città: L'Ape Piera.
www.ape-piera.com

Uff... Sono contenta... Ha ragione il "solito ignoto": splende il sole anche oggi.


Playing Mommy And Daddy

Little Johnny rushes home from school. He invades the fridge and
is scooping out some cherry vanilla ice cream when his mother
enters the kitchen. She says, "Put that away, Little Johnny. You
can't have ice cream now. It's too close to supper time. Go
outside and play."

Little Johnny whimpers and says, "There's no one to play with."

Trying to placate him, she says, "OK. I'll play with you. What do
you want to play?"

"I wanna play 'Mommy and Daddy,'" Little Johnny whines in reply.

Trying not to register surprise, and to further appease him, she
says, "Fine, I'll play. What do I do?"

Little Johnny says, "You go up to the bedroom and lie down as if
you're taking a nap."

Figuring that she can easily control the situation, Mom goes
upstairs. Little Johnny, acting a bit cocky, swaggers down the
hall and opens the utility closet. He puts on his fathers old
fishing hat. As he starts up the stairs, he notices a cigarette
butt in the ashtray on the end table. He picks it up and slips it
in the corner of his mouth. At the top of the stairs he moves to
the bedroom doorway. His mother raises her head and asks, "What
do I do now?"

In a gruff manner, Little Johnny says, "Get your ass downstairs
and get that kid some ice cream!"


Quando Milano regala giornate come oggi, cosa si può aggiungere?...
Ti svegli - dopo una notte insonne come quella da me trascorsa - apri gli occhi nella penombra, ti alzi stancamente, spalanchi le persiane di malavoglia con l'intuito già attivato da un sordo ticchettio e... i tuoi occhi non si capacitano di tanto orrore. Il sublime grigiore meneghino, la pioggerella fastidiosa che impregna corpo e anima, la depressione tutta padana che ti fa venir voglia di tornare a letto perché no, davvero, non ce la puoi fare...

Sarà un mercoledì da leoni. Tra oggi e domani, nella città già bloccata nel traffico, mi attendono due eventoni pantagruelici con la già celebre "Massimo Boldi in gonnella". Esco, corro in questa nebbia asfissiante che pretende di uccidere ogni sogno.
Coraggio mondo!

martedì, novembre 12, 2002


Cala il buio anche su questo martedì, ma sono ancora qui a pigiare sui tasti dalla mia postazione d'ufficio. Panico generale per una gara immane che si chiude domani, panico personale per un eventuzzo che domani non deve riservare strane sorprese.
Inutile pensarvi, sarà quel che sarà! Non ci si può lasciar fagocitare da simili finte preoccupazioni! Ecchediavolo!! Mi rendo conto di sbagliare, nella vita le urgenze sono altre...

La mia richiesta di aiuto nel "caso David Gray" ha avuto risposta immediata. La fanciulla chiamata in causa non crede alla mia ignoranza. C'è chi poi, zitto zitto, ha letto e colmato ogni lacuna... Grazie!


Lo ammetto: non conosco David Gray.
Tuttavia, dal basso della mia noncuranza musicale, il martellante inneggiamento operato da un'amica blogger sta destando in me una viva curiosità.
So che prima o poi mi leggerai, donna conosciuta, quindi sappi che sarai chiamata ad appagare questa sete conoscitiva!
Aperitivo + Musica + Ceramica.

Lavoro, o meglio, occupo la mia postazione di lavoro. Al momento, purtroppo per me, sono in stupida attesa di documentii n approvazione. Urgentissimi! Dall'altra parte una specie di Massimo Boldi in gonnella che ama perdere e far perdere tempo... Mannaggia! Detesto i tempi morti.


lunedì, novembre 11, 2002


Ascolto il Duca Bianco nella mia tana avvolta nella penombra. L'aria odora di incenso, cera e cannella. Silenzio tutto intorno, tipico di una domenica quasi volta al termine. Medito sulla settimana a venire e su quello che mi aspetta. Posso prevedere molto, ma altrettanto resta per fortuna fuori dalla mia portata.

Domattina si riprende. Sveglia all'ora prestabilita, colazione express ma non troppo (resta il mio pasto preferito), corsa verso gli impegni e la scrivania assegnati.
In questo momento vorrei vederla già estinta questa ennesima 5-giorni-di-lavoro, non tanto per patemi fantozziani da impiegatume frustrato, bensì perché... in questo periodo non ho voglia di vivere il giorno.

Mi sono destata falena, non più formichina, e come tale bramo i contorni indistinti della notte.
Vorrei poter mutare ritmi e bioritmi per assecondare a mio piacimento questo desiderio. Finché dura.

La notte, come il giorno, può essere silenziosa oppure assordante. Ha le sue luci, le sue sfumature, i suoi odori... La notte, come il giorno, ci regala nuovi profili, lasciando emergere contorni diversi da quelli che offriamo alla luce del sole.
Ogni età ha la sua notte. Ogni notte ha i suoi protagonisti. Non è mai tardi per scoprirla, così come non è mai troppo presto per gustare il sapore di un nuovo giorno che sta per farsi.

Riemergere e immergersi. Soli e lune. Noi nel mezzo. A scegliere quale spicchio, quale colore vivere. E quale dormire.



domenica, novembre 10, 2002


Brunch domenicale con sorella. Niente male. Ma i pancakes di Silvia restano imbattibili, sia per qualità sia per... prezzo!
Sabato sera? Uscita a due con Marzia, simpatica e dolcissima new entry nell'empireo martesco delle amicizie.
Abortita l'ipotesi cinema per overdose di spettatori, abbiamo sgommato decise per un cocktail dolciastro al Ragoo.
Scambio di affettuosi saluti con Lorenzo. Il "crapone pelato" ci sa fare, non solo in console.




venerdì, novembre 08, 2002


Con queste temperaturine glaciali mi vien voglia di accendere il forno e cucinare dolci a go-go.
Il mondo ama il dolce oppure il salato? Io credo dipenda dagli stati d'animo, dall'umore del momento... Lo zucchero è richiesta d'affetto", il sale un'affermazione di certezze. La vedo così.
Mhm... oggi mi coccolerei con...

Biscotti senza burro

dosi per una base
150 grammi di farina
75 grammi di zucchero
50 grammi di olio
1 uovo

Per la preparazione si procede come per qualsiasi pasta frolla

Fare quindi il cratere con la farina setacciata, e versarvi all'interno gli ingredienti. Amalgamare il tutto e se serve unire poca acqua fredda. E' meglio se l'olio è extra vergine di oliva e l'ideale dovrebbe essere un olio molto delicato, come quello derivato da olive taggiasche, della riviera ligure di ponente o olio del Garda, delizioso anche se un pò costoso.

Muffins alla cannella
Preparazione: 15 minuti Cottura: 30 minuti
Per 8 muffins:

350 g. di farina, 120g. di zucchero, 3 uova, 150g. di burro, 1 bustina di lievito, 1 cucchiaio di olio di girasole, 1 dl. di latte, cannella in polvere.

Fate ammorbidire il burro e disponetelo in una ciotola. Unite lo zucchero e, con un mestolo di legno, lavorate a lungo fino a che risulti ben spumoso. Aggiungete le uova, incorporatele bene e unite la farina, poco alla volta e il lievito. Per ultimo unite il latte e 1 cucchiaio raso di cannella, mescolando delicatamente. Versate il composto in 8 stampini imburrati e infarinati e cuocete per mezz'ora circa a 180°. Sfornate, lasciate intiepidire e sformate dagli stampi. Servite spolverizzando con poca cannella in polvere.


Lasciata riposare in un luogo

fresco per qualche ora la pasta frolla è pronta.

Può essere la base per un crostata

Con l'aggiunta di qualche aroma (cannella, vaniglia,

scorza di agrumi, uvetta, canditi, insomma ciò che più vi piace

anche del cacao per esempio con un pò più

di zucchero però) e poi ben steso con il mattarello, tagliato a forma

di rombi ecco dei deliziosi biscotti, da mettere 15 minuti in forno

caldo a 180°.


Un blogger entusiasta, un dj esplosivo: l'universo (consigliatissimo) di un"crapone pelato":

www.biglia.blogspot.com


Freddo pungente in città. Stretta nella morsa di un inverno che preme alle porte, mi sono destata di buonumore al solo scorgere la presenza del sole al di là delle persiane ancora chiuse.
Un nuovo giorno. Venerdì. Thanks God direbbero gli americani, per dare l'avvio ai consueti riti casalinghi previsti dal T.G.I.F.
Più semplicemente, mi sono concessa una lunga passeggiata fino all'ufficio. Colonna sonora adeguata: autunnale, meditativa, carezzevole: Le Fate Ignoranti.
E' buffo camminare mentre tutti corrono. Chi in macchina, chi in tram o autobus, chi in motorino. Di solito viaggio in bicicletta, ma ci sono giorni in cui non si ha voglia di pedalare in mezzo a tanti presunti assassini di metallo e lamiera!
Se cammini, in città, attraversi realtà diversissime. Poco prima delle 9, ora di punta di colletti bianchi e blu, puoi imbatterti nel caos delle vie più battute, quindi virare nella pace del parco e del castello, poi catapultarti in un attraversamento spericolato per concederti un'ultima tirata nella pace ritrovata di un'area prettamente pedonale. E ci sei.
In tutto questo, fai attenzione ad alcuni particolari.
Oggi, per esempio, la mia attenzione si è soffermata sulle stazioni della metropolitana, veri stantuffi emetti-umani. A volte non dispiace lasciarsi travolgere da questa folla in tailleur grigio/neri. Prova ad attraversarla anzichè seguirla in coda! Esperienzine tostarelle...
Ecco, stamane mi sono sentita parte di un flusso senza alcuna intenzione di volermene chiamare fuori a tutti i costi. Ho percepito in un attimo l'energia di questa massa compatta, di questa gente con cui condivido ritmi e forse nulla più. Ciascuno con il suo bagaglio di pensieri, aspettative, desideri, progetti... Vita.


giovedì, novembre 07, 2002


Giornata iniziata sotto pessimi auspici. Neanche il caldo aroma e il gusto forte di un buon caffè casalingo per affrontare questi primi rigori tardo autunnali. Già, la mia casa ha deciso di collassarmi addosso con tutta una serie di emergenze. Che non si ha tempo di riparare perché il lavoro chiama, strangola, pretende!

Meno male che il Social Forum si è aperto all'insegna di pacifiche manifestazioni: niente di meglio per dare scacco matto a quella testa calda di Oriana Fallaci, ormai mito indistruttibile di una destra cieca, sorda e muta. Chissà se medita ogni tanto sul destino delle sue invettive paranoidi...

Oggi sarà dura. Parola d'ordine: resistere!

mercoledì, novembre 06, 2002


C'è gente strana là fuori, uomini e donne incapaci di relazionarsi in maniera positiva, solare, accattivante, soprattutto, gentile. Persone presuntuose, chiuse in un universo egocentrico e proprio per questo infallibilmente solitario. Attaccano perché consapevoli di non saperci fare, perché troppo vanagloriosi per abbassarsi a chiedere aiuto. In realtà abbiamo tutti bisogno gli uni degli altri, perché fingere di essere diversi?
Trattiamoci con dignità e rispetto! Sorridiamo! Se poi non ci si piace, vale sempre il dietro front, senza rancore...
Altrimenti anche i migliori prima o poi prenderanno in mano i coltelli per difendersi. E sarà una carneficina.

martedì, novembre 05, 2002


Un uomo solo in scena. I suoi fantasmi, le sue frustrazioni, le sue fantasie. Un mondo di pulsioni violente contro cui combattere, discutere, dannarsi.
"Come Vallanzasca" è il riuscito frutto artistico di un sodalizio ancora troppo underground per poter convincere le masse della propria bravura. Giulio e Paolo. Pane e teatro. Pane quando c'è, teatro in abbondanza.
Da questa mia piccola finestra consiglio al mondo di saggiare questa loro creatura: il monologo straziato, amaro, lucidissimo di un signor Nessuno dai miti pericolosi. Vallanzasca, appunto.
Petardi, sedie in pezzi, ricordi di un'estate squallida, deliri, donnette e qualche bicchiere in balera. In tutto questo, nessuna traccia retorica, nessuna facile ostentazione di penna, regia o interpretazione.
Paolo, perfetto reggitore di scena, arriva a somigliare davvero al celebre bandito. Ci fa pena però, mai davvero paura.
Giulio, la cui prosa ai miei occhi migliora di volta in volta, dosa luci, musica e testo senza scadere nei clichè di tanto "teatro dannato".
Sono entusiasta.
Ascoltate il mio consiglio: andate da Vallanzasca. O presunto tale.

Come Vallanzasca - ore 21
fino al 13 novembre 2002
Teatro Verdi, via Pastrengo 16, Milano
tel. 02.24417070
www.macromaudit.org

domenica, novembre 03, 2002


Notte sabbatica per esorcizzare fantasmi sempre più remoti e spenti.
Mi sento protagonista del momento, illuminata da caldi riflettori in una scena composita e dai continui colpi di scena.

Sono circondata di amici cui voglio bene e che riconosco sinceri e partecipi.
Null'altro vale.

Un bacio e tutti loro.
Torno a dormire. La caccia ai demoni stanca...
=)

venerdì, novembre 01, 2002


La notte porta consiglio, ma funzionano anche le parole dal perfetto tempismo di un illustre sconosciuto.
In questa Milano festiva, vuota, silenziosa e assonnata, già lavo via ogni recente delusione. Mi è bastato guardare negli occhi uno dei miei più cari amici, oppure ridere di nulla con la mia gemella.

L'uomo dallo sguardo azzurro è un'occasione abortita.

Di lui oggi mi resta solo una tristezza a tratti ancora bruciante, a tratti evanescente e inutile.
Mondo, sai cosa non sopporto? L'impossibilità di darsi tempo, di cambiare prospettiva, di modificare aspettative e contorni. Saranno anche "masturbazioni mentali", come afferma il signore sopra citato, ma non posso esimermi dal riflettere sulle circostanze assurde in cui mi imbatto! E poi sì, lo ammetto con candore, non sono una persona immediata, né facile, di pronto utilizzo. Spesso ne soffro io per prima, perché vorrei riuscire a spegnere la testa, a essere meno razionale; insomma, sbaglia chi crede di avere di fronte un'attrice consumata, una ragazzetta che gioca con mascherate discutibili.

Voglio tornare al punto che più mi preme di tutta questa storia.
Si corre troppo. E se poi il traguardo è diverso da quanto ci si aspettava, allora si butta via tutto con stizza. Come direbbero gli americani: l'acqua del bagnetto con il bambino dentro!

Non sono innamorata dello sguardo azzurro, né lo sarei mai stata. Sono abbastanza sincera da ammettere di non essermi mai sentita veramente, totalmente a mio agio in sua compagnia. O meglio, non come dovrebbe sentirsi una persona seriamente coinvolta! Però mi incuriosiva e mi piaceva, tutt'ora! È una persona con cui andrei volentieri ad ascoltare un concerto, al cinema, con cui potrei scambiare quattro chiacchiere amene, chattare sul messenger...
E allora perché no? Perché non rientro nelle aspettative a mille del suddetto, perché se con la sottoscritta non vede futuro in termini di "storia", non vede futuro tout court.
Talenti sprecati, non trovate?

Mi mancherà il suo humour. E tante altre sfumature che sarebbe possibile condividere in totale tranquillità, senza stress inutili.
Se avrò occasione, un giorno glielo dirò.
Anche se mi ha delusa.
Passerà.
Chissenefrega!!!!!!!!!!

giovedì, ottobre 31, 2002


Stanotte ricordavo un film, dolce e straziante: Boys Don't Cry.
In particolare, mi cullavo mentalmente sulle note di una canzoncina country che le spavalde protagoniste si divertono a improvvisare in un assurdo, serissimo karaoke. Dice più o meno così:

The bluest stars in Texas
Are holding me tonight

Like the stars that fill the midnight sky
Her memory fills my mind

Did I wait too long
Or can I make it right

The bluest stars in Texas
are holding me tonight

Ha una suono selvaggio, mi rammenta quelle sterminate praterie americane dove poter correre a perdifiato senza incontrare anima viva. Un po' alla Thelma&Louise, magari con un lieto fine...

Oggi desidero dedicare al mondo che mi legge una seconda citazione, letteraria questa volta. Al momento rispecchia fedelmente il mio stato interiore. L'avrei potuta scrivere io stessa, stanotte.

"Dimentica l'Aids e le droghe, la bomba atomica, la sperimentazione genetica, la manipolazione delle informazioni da parte del potere. La vera minaccia, la più immediata, sono la gelosia e il desiderio, l'estasi, il rapimento, il momento in cui ti toccherà abbattere le basi sulle qualo hai poggiato il tuo equilibrio mentale. La passione è la minaccia più immediata, non importa quanto tu ti creda razionale. Nessuno è in salvo".
Lucia Etxebarria.


lunedì, ottobre 28, 2002


Eppure, lo so bene, finora ho sempre ottenuto esattamente quello che volevo.

Limo le unghie allora, posso ancora sperare.

Adieu Mondo. A domani.


L'orecchio è teso, pronto a cogliere un cenno d'intesa che temo la notte a venire nn mi regalerà.
Temo sia colpa mia e certamente questo non aiuta sentirmi un po' meglio!

Ho sete di vita questa sera, nessun desiderio di rincantucciarmi nella tana e riposare. Vorrei essere con chi dico io.

Evidentemente, non s'ha da fare.


A casa, dopo un week end a Bologna, grassa e morbida mamma dei miei trascorsi universitari. Giorni e notti di febbrili incontri, abbracci, sorrisi, calde conferme e gelide smentite sotto i portici della città d'adozione.

Strane le sensazioni a ogni mio rientro...

Stasera, mentre pigio sui tasti dopo 9 nove di pigio-tasti professionale, sento la vorace mancanza degli amici più cari, di quel manipolo di fratellini e sorelline acquisite cbe il destino mi ha dato occasione di incontrare.

venerdì, ottobre 25, 2002


ANARCHIA MENTALE ovvero, pensieri a getto senza limiti nè logica

Il 54% dei lavoratori licenziati in seguito alla crisi del traffico aereo americano sono ancora disoccupati. Non solo, la maggior parte sarà presto costretta a vendere la propria casa per trasferirsi in zone più a buon mercato.

E in Italia? In Italia si sfiora la solita macchietta con improvvise urgenze che nulla hanno a che vedere con i problemi reali del volgo comune. Colpa di tutti, non solo dei politicanti di turno. L'italiano medio urla allo scandalo perché al supermercato si sente salassato; poi però prenota con mesi di anticipo la vacanza sulla neve per Natale, il week end dei Morti, la Pasqua caraibica, la crociera agostana...

Il cielo è cupo oggi e tira un vento secco che inchioda le mani al manubrio della bicicletta.
E' venerdì e vorrei chiudere gli occhi fino all'inizio della nuova settimana. Ho dormito troppo poco anche stanotte: sogni strani e agitati, pensieri che di affastellano nel cervello.
Una piccola storia, la mia, nel comparto di fatti di ben più macroscopica memoria. Così va il mondo.
Le mie crisi personali si mescolano al manipolo di folli ceceni decisi a uccidere di stenti un pubblico teatrale, oppure alle imprese di quell'accoppiata padre-figlio che si trastullava con il grilletto nel verde della Virginia.

Ma qui ed ora ci sono soprattutto io. E' la mia vita, no?
E allora rivendico il sacrosanto diritto alla parola, senza imporre a chichessia la lettura dei miei pellegrinaggi verbali. Sia chiaro.

Ho avuto ospiti ieri sera. Un ospite. Uno strano mix di humour e tradizione. Un inatteso incidente di percorso lungo la mia strada. Un individuo registrato come "speciale" nella variegata massa umana circostante. That's how it goes, senza necessità di cervellotici perché.

Tempo fa conobbi una fanciulla ossessionata dalla castità. Dopo anni di astinenza minacciava di partorire ferormoni.
Non l'ho mai capita. Forse perché l'energia che in certi momenti non puoi (o vuoi) scaricare nel sesso si può veicolare verso altri obiettivi. E con un certo successo!
Oppure, come suggerisce una voce a me molto amica, sto esagerando nel mio slancio tutto autoreferenziale. Sì, insomma, lavoro lavoro lavoro e... altre cosucce che riguardano in effetti me soltanto.

Fatto sta che questo fanciullo XY mi piace assai ma... Non stiamo ancora esattamente naufragando l'uno nell'oceano dell'altro... Quindi mi chiedo: perché la semplice richiesta di un attimo di tenerezza, di una parentesi morbida per accorciare le distanze, debba essere subito fraintesa? A me quelli che ti saltano addosso senza preamboli... Noia, noia, noia... Non c'è più gioco, fantasia, attesa.

Uomo, se mi stai leggendo con quel tuo sguardo azzurro, sorridi e accetta questo piccolo, ennesimo frammento di realtà martesca. Take it as it comes.

giovedì, ottobre 24, 2002


Quasi quasi inibisce questa pagina bianca, questo spazio libero in cui mi è dato di scrivere e pubblicare in libertà. Verso un mondo composito o uniforme, numeroso o inesistente. A seconda dei casi e dei contatti da me scelti, credo.
Sono nuova al mezzo. Herr Maximilian mi ha invitata a provare, spiegandomi pazientemente i segreti dei bloggers.
Mi piace l'idea. Anche se mi ci devo abituare.

Me lo auguro da sola: WELCOME ON BOARD MARTA!


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