DIAL M 4 MURDER

lunedì, maggio 31, 2004



Week end in montagna!
Rigenerante, rilassante, adrenalinico, morbido, carezzevole. Necessario.

venerdì, maggio 28, 2004



Perché tanto parlare di cibo? E' un'ossessione ormai, il tentativo di esorcizzare in parole quanto non si vuole approcciare di bocca.
Negli ambienti di lavoro ho da sempre notato questa propensione alla goliardia virtuale. Con le dovute distinzioni:
1) In caso di maggioranza maschile, il cibo è cibo, non argomento di fantasie sussurrate, consigli e coversazioni. Si mangia. Punto. E finisce lì.
2) In caso di maggioranza femminile la storia si complica. Perché l'universo muliebre è ormai tanto convinto dell'equazione pasto = grasso, da mortificarsi con tutta una serie di ritrovati, espedienti, trucchi. Salvo poi, ahimè, non far che pensare a quanto cerca invano di cancellare...

Il femminismo passerà forse un giorno anche da un bel piatto di pasta senza sensi di colpa?
Sì, perché il nucleo del problema non appare tanto l'ingerire cibo in sè, quanto nel riuscire a farlo senza pensieri postumi! Senza soverchie architetture mentali atte a individuare pericoli, colpe, mancanze, distrazioni imperdonabili.

Intorno a me, tuttavia, l'ansia è crescente.E se dovessi individuare gli argomenti che destano più noia in assoluto citerei senza dubbio: le cronache dei sogni e dei pasti! In questi casi è dura fingere interessata partecipazione.



Perché tanto parlare di cibo? E' un'ossessione ormai, il tentativo di esorcizzare in parole quanto non si vuole approcciare di bocca.
Negli ambienti di lavoro ho da sempre notato questa propensione alla goliardia virtuale. Con le dovute distinzioni:
1) In caso di maggioranza maschile, il cibo è cibo, non argomento di fantasie sussurrate, consigli e coversazioni. Si mangia. Punto. E finisce lì.
2) In caso di maggioranza femminile la storia si complica. Perché l'universo muliebre è ormai tanto convinto dell'equazione pasto = grasso, da mortificarsi con tutta una serie di ritrovati, espedienti, trucchi. Salvo poi, ahimè, non far che pensare a quanto cerca invano di cancellare...

Il femminismo passerà forse un giorno anche da un bel piatto di pasta senza sensi di colpa?
Sì, perché il nucleo del problema non appare tanto l'ingerire cibo in sè, quanto nel riuscire a farlo senza pensieri postumi! Senza soverchie architetture mentali atte a individuare pericoli, colpe, mancanze, distrazioni imperdonabili.

Intorno a me, tuttavia, l'ansia è crescente.E se dovessi individuare gli argomenti che destano più noia in assoluto citerei senza dubbio: le cronache dei sogni e dei pasti! In questi casi è dura fingere interessata partecipazione.


Nottata strana... Pensierosa ma intesa. Ero felice della solitudine del momento, del silenzio che mi circondava.

HO FATTO PACE CON TATA.
E CON MRZ.

Queste sono le sorprese che regalano gioia alla vita. Mi sento più serena.

Test condotto in solitudine per scrupolo. negativo. YAHOOOOOOOOO!

giovedì, maggio 27, 2004


FAME CHIMICA

Ieri sera sono stata all'Eliseo per godermi questo piccoli capolavoro italiano. Riuscito, struggente, emozionante.
Non ho esperienza né tantomeno memoria della vita di quartiere, eppure ho recepito il film per pura empatia. Forse perché mi è sovente capitato di conoscere o sfiorare gente che invece tra casermoni e panchine ci era cresciuta.
Buffo. In una stessa città le dinamiche possono essere tanto multiformi a seconda di dove si ha la (s)fortuna di emettere i primi vagiti...
Io sono cresciuta in un luogo in cui gli amici erano i compagni di classe, i ragazzi del palazzo con i quali d'estate si sbraitava in cortile. Legami nati sciolti. Pronti a modificarsi a seconda degli umori, dei cambiamenti. Nulla mi è rimasto infatti, se non flebili ciao all'occasione.
La zona dove ho vissuto non fa "quartiere", non crea branco.
E poi, per costruirsi compagnie e solide catene è necessario fermarsi, mantenersi fedeli a un luogo, a una mentalità. Io invece ho colto sempre ogni pretesto possibile per fuggire. Salvo poi ricominciare da capo doppiamente: all'andata e al ritorno.
Oggi forse non ho chi possa ricordarmi aneddoti di millenni fa, ma fratelli e sorelle di vita non mancano. E mi piace sapere che siamo diversi. Piccoli frammenti di vite, passati e geografie disparate.

Unica nota di contrasto alla serata di ieri. La persona con cui sedevo al cinema...
Grande sorpresa invece lo scoprire L'Attore nel cast della pellicola!

mercoledì, maggio 26, 2004


Il Jeko mi sembra strano... freddo...
Ma conoscendomi ammetto che si tratta probabilmente di paturnie personali.
Pensieri da Falena.

Ultimamente è tutto un parlare di bambini: nati, appena nati, concepiti, da concepire... E' solo una mia impressione, oppure c'è davvero aria di maternità globale? A Milano e sui giornali, di sicuro!
Sono stata a una festa pochi giorni fa. Ebbene, per buona parte del tempo si è parlato di pupi e menage familiari da modificarsi in caso di loro arrivo. Percepivo nelle fanciulle presenti una voglia furente di arrivare al fatidico momento. L'orologio biologico è una realtà. Alla quale spesso sento di non sottrarmi nemmeno io.
Sempre settimana scorsa, esco a pranzo per un appuntamento di lavoro. La mia interlocutrice - saputo che vanto un contratto di assunzione -mi guarda e fa: "Fai un figlio allora!".
Sconcerto vivido!

venerdì, maggio 21, 2004


Il Washington Post pubblica nuove immagini shock delle torture inflitte dai soldati USA ai prigionieri iracheni.
Guardo le foto e resto pietrificata dai sorrisi spontanei e divertiti dei marines. Una giovanissima ragazza dal viso acqua e sapone. Un baffuto nerd dal bicipite tatuato. Sembrano felici. Potrebbero essere a una festa. Invece posano accanto a un cadavere impachettato e refrigerato dopo chissà quali abusi.

Questo mondo inizia a far seriamente paura.

giovedì, maggio 20, 2004


Lo ammetto, era un po' che non tornavo al mio blog. Ciò però non significa che io debba trovarlo completamente rivoluzionato nella grafica!
Dovrò tornare alle mie basi di HTML e studiare un appeal decisamente più accattivante.

Cosa sarà successo mai nella vitaccia di questa personcina?
Tutto e niente a dire la verità: si avvicina un'altra estate. La voglia di abbandonare la città per approdare al mare è già ingestibile. La possibilità invero ci sarebbe. Basterebbe partecipare al II seminario di yoga organizzato ancora e sempre a Palma de Mallorca. Purtroppo non posso. Economicamente, mentalmente, istintivamente... Ci sono dettagli che mi suggeriscono di stare qui. A pigiar sui tasti. A creare i presupposti per nuove avventure.

Ultimamente mi dispiaccio di diverse cose legate a me: il mio modo di agire non è dei migliori. Mi faccio sistematicamente del male. E di riflesso poi ne faccio a chi mi vuole bene. E anche tanto.
Mi auguro solo di fermarmi in tempo. Di non tirare troppo la corda. Di non perdere persone eccezionali che al momento ho la fortuna di avere accanto.
ECCO LA MIA VERA MISSION!

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