DIAL M 4 MURDER

giovedì, ottobre 31, 2002


Stanotte ricordavo un film, dolce e straziante: Boys Don't Cry.
In particolare, mi cullavo mentalmente sulle note di una canzoncina country che le spavalde protagoniste si divertono a improvvisare in un assurdo, serissimo karaoke. Dice più o meno così:

The bluest stars in Texas
Are holding me tonight

Like the stars that fill the midnight sky
Her memory fills my mind

Did I wait too long
Or can I make it right

The bluest stars in Texas
are holding me tonight

Ha una suono selvaggio, mi rammenta quelle sterminate praterie americane dove poter correre a perdifiato senza incontrare anima viva. Un po' alla Thelma&Louise, magari con un lieto fine...

Oggi desidero dedicare al mondo che mi legge una seconda citazione, letteraria questa volta. Al momento rispecchia fedelmente il mio stato interiore. L'avrei potuta scrivere io stessa, stanotte.

"Dimentica l'Aids e le droghe, la bomba atomica, la sperimentazione genetica, la manipolazione delle informazioni da parte del potere. La vera minaccia, la più immediata, sono la gelosia e il desiderio, l'estasi, il rapimento, il momento in cui ti toccherà abbattere le basi sulle qualo hai poggiato il tuo equilibrio mentale. La passione è la minaccia più immediata, non importa quanto tu ti creda razionale. Nessuno è in salvo".
Lucia Etxebarria.


lunedì, ottobre 28, 2002


Eppure, lo so bene, finora ho sempre ottenuto esattamente quello che volevo.

Limo le unghie allora, posso ancora sperare.

Adieu Mondo. A domani.


L'orecchio è teso, pronto a cogliere un cenno d'intesa che temo la notte a venire nn mi regalerà.
Temo sia colpa mia e certamente questo non aiuta sentirmi un po' meglio!

Ho sete di vita questa sera, nessun desiderio di rincantucciarmi nella tana e riposare. Vorrei essere con chi dico io.

Evidentemente, non s'ha da fare.


A casa, dopo un week end a Bologna, grassa e morbida mamma dei miei trascorsi universitari. Giorni e notti di febbrili incontri, abbracci, sorrisi, calde conferme e gelide smentite sotto i portici della città d'adozione.

Strane le sensazioni a ogni mio rientro...

Stasera, mentre pigio sui tasti dopo 9 nove di pigio-tasti professionale, sento la vorace mancanza degli amici più cari, di quel manipolo di fratellini e sorelline acquisite cbe il destino mi ha dato occasione di incontrare.

venerdì, ottobre 25, 2002


ANARCHIA MENTALE ovvero, pensieri a getto senza limiti nè logica

Il 54% dei lavoratori licenziati in seguito alla crisi del traffico aereo americano sono ancora disoccupati. Non solo, la maggior parte sarà presto costretta a vendere la propria casa per trasferirsi in zone più a buon mercato.

E in Italia? In Italia si sfiora la solita macchietta con improvvise urgenze che nulla hanno a che vedere con i problemi reali del volgo comune. Colpa di tutti, non solo dei politicanti di turno. L'italiano medio urla allo scandalo perché al supermercato si sente salassato; poi però prenota con mesi di anticipo la vacanza sulla neve per Natale, il week end dei Morti, la Pasqua caraibica, la crociera agostana...

Il cielo è cupo oggi e tira un vento secco che inchioda le mani al manubrio della bicicletta.
E' venerdì e vorrei chiudere gli occhi fino all'inizio della nuova settimana. Ho dormito troppo poco anche stanotte: sogni strani e agitati, pensieri che di affastellano nel cervello.
Una piccola storia, la mia, nel comparto di fatti di ben più macroscopica memoria. Così va il mondo.
Le mie crisi personali si mescolano al manipolo di folli ceceni decisi a uccidere di stenti un pubblico teatrale, oppure alle imprese di quell'accoppiata padre-figlio che si trastullava con il grilletto nel verde della Virginia.

Ma qui ed ora ci sono soprattutto io. E' la mia vita, no?
E allora rivendico il sacrosanto diritto alla parola, senza imporre a chichessia la lettura dei miei pellegrinaggi verbali. Sia chiaro.

Ho avuto ospiti ieri sera. Un ospite. Uno strano mix di humour e tradizione. Un inatteso incidente di percorso lungo la mia strada. Un individuo registrato come "speciale" nella variegata massa umana circostante. That's how it goes, senza necessità di cervellotici perché.

Tempo fa conobbi una fanciulla ossessionata dalla castità. Dopo anni di astinenza minacciava di partorire ferormoni.
Non l'ho mai capita. Forse perché l'energia che in certi momenti non puoi (o vuoi) scaricare nel sesso si può veicolare verso altri obiettivi. E con un certo successo!
Oppure, come suggerisce una voce a me molto amica, sto esagerando nel mio slancio tutto autoreferenziale. Sì, insomma, lavoro lavoro lavoro e... altre cosucce che riguardano in effetti me soltanto.

Fatto sta che questo fanciullo XY mi piace assai ma... Non stiamo ancora esattamente naufragando l'uno nell'oceano dell'altro... Quindi mi chiedo: perché la semplice richiesta di un attimo di tenerezza, di una parentesi morbida per accorciare le distanze, debba essere subito fraintesa? A me quelli che ti saltano addosso senza preamboli... Noia, noia, noia... Non c'è più gioco, fantasia, attesa.

Uomo, se mi stai leggendo con quel tuo sguardo azzurro, sorridi e accetta questo piccolo, ennesimo frammento di realtà martesca. Take it as it comes.

giovedì, ottobre 24, 2002


Quasi quasi inibisce questa pagina bianca, questo spazio libero in cui mi è dato di scrivere e pubblicare in libertà. Verso un mondo composito o uniforme, numeroso o inesistente. A seconda dei casi e dei contatti da me scelti, credo.
Sono nuova al mezzo. Herr Maximilian mi ha invitata a provare, spiegandomi pazientemente i segreti dei bloggers.
Mi piace l'idea. Anche se mi ci devo abituare.

Me lo auguro da sola: WELCOME ON BOARD MARTA!


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