DIAL M 4 MURDER

mercoledì, settembre 08, 2004



Sono esterefatta dall'ignoranza abissale che regna anche tra la cosiddetta gente istruita. Dirigenti, pr, responsabili marketing: persone presumibilmente dotate di laurea, cultura. Eppure nella maggior parte dei casi incapaci di relazionarsi decentemente con la propria lingua madre.
Non si pretende di favellare in dantesca maniera, ma con coerenza grammaticale sì!
L'italiano è una lingua musicale, segue regole precise. Non è difficile sentire in bocca l'errore, basta avere orecchio - se proprio mancano le fondamenta basilari.

CASO 1: Scrivo in fretta e furia un invito, come sempre commissionatomi all'ultimo momento e senza linee guida. La chiosa suona così: perché crediamo che insieme sia sempre possibile...bla...bla.
La grafica impagina e invia al cliente. Poco dopo questi chiama, dubbioso sulla correttezza di quel "sia"... "Ci suona male. Si dice 'perché crediamo che è sempre possibile...'"
La fanciulla in grafica non sa che pesci pigliare. Neanche lei è sicura della lingua che parla!!!
La mia reazione non è stata tenera...

CASO 2: Altro invito, altro testo da me partorito. Scrivo a un certo punto "in concomitanza di...".
Il capo e la grafica: "Non si dice 'in concomitanza con?'".
No, signore mie belle. E' sbagliato. E' tautologico. E' come l'orribile 'insieme con', che ahimé spesso si trova anche sui libri...
La mia parola non basta? Aggiungo la dicitura dello Zingarelli.
Si va in stampa.
Stamane la cliente scrive la sua correzione alla bozza "in concomitanza con"'.
E sono in guerra!!!
La stampa non si ferma, a meno che non vogliano fare una bella figuraccia di merda!!!

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