DIAL M 4 MURDER

venerdì, maggio 20, 2005



THE WOODSMAN
Ieri sera ho noleggiato in DVD questo film strano, intenso. Un'intreccio plumbeo e angosciante, in cui Kevin Bacon regala un'interpretazione magistrale. L'argomento scotta: molestie sessuali sui minori. Un reato senza appello, senza possibilità di ritorno. Anche per chi, come Walter, cerca disperatamente di curare tali malsane pulsioni.
Lungo il doloroso cammino di risalita, dopo 12 anni di carcere, gli incontri più banali possono trasformarsi in indicibili, pericolosissime tentazioni.
Guardavo il film e improvvisamente realizzavo quanti Walter devono pascolare liberi nel mondo. Alcuni restano preda di fantasie platoniche, altri cedono all'impulso e vanno a caccia.
Quanti sono? Dietro quali vite esemplari, esistenze incolori, carriere brillanti, drammi familiari si nascondono?
Walter fa pena, nella vita non sarebbe così. Nella vita anche un volto affilato e affascinante come quello di Bacon può suscitare solo furia e schifo, se appartenente a un "lupo" furbo e viscido.
Il piccolo frammento di vita del protagonista è popolato da mostri simili a lui: il caramellaio che tenta i bimbetti di una scuola elementare, il padre di una ragazzina ormai pronta a subire da chiunque.
E' davvero così? E' davvero una piaga tanto dilagante?
Ahimè, forse sì...

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